Racconti intimisti

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Immagine di João Lavinha



Cosa sono i racconti intimisti? Sono storie in cui si dà voce ai sogni, le paure, le speranze di persone comuni e straordinarie.

Se anche tu ami scrivere racconti psicologici e intimisti, puoi inviarli a Shiningarden: li leggeremo e pubblicheremo in questa sezione.
Nel frattempo, dai un’occhiata alle storie già pubblicate e se qualcuna ti colpisce inviaci il tuo commento. Buona lettura!


~ Raccolta storie intimiste ~




Metamorfosi di un'ossessione

Quella che sto per raccontarvi non è una storia a lieto fine. Pregai Dio mille e ancora mille notti perché lo fosse. Quello che mi resta è provare ad uscire dal vortice delle sue conseguenze schiudendo le mie labbra, a lungo serrate, lasciando sfiatare la pressione accumulata. È una di quelle storie con un apertura di sipario scontata: lui, timido e incompreso; lei, splendida e sovrannaturale: insomma... [LEGGI]


Fuga di ombre

La cecità! Sarebbe un sollievo per me ora?
Appena sveglio ho accostato di nuovo l'orecchio alla finestra, per sentire le voci del mare.
La stanza dove abito è tutta un pullulare buio di ombre, che sfilaccia la solidità delle pareti.
È una strana giornata di ardori spenti.
Se ripenso all'inizio, a come tutto è proseguito dopo, penso che sarebbe inutile accecare di bianco le mie pupille.
Intorno a me un sentore di vita salmastra.... [LEGGI]


L'uomo nero

L'uomo nero ha sempre avuto mani vanitose, ciondolavano stanche all'inizio, stremate dalle fuliggine e dagli acidi che gli corrodevano la pelle fino alle ossa. Di notte però cambiavano, alla luce della luna gli sembravano di nuovo belle, con armoniche dita dipingere paesaggi sempre verdi, di quelli che non conoscono stagioni, se non quella che risponde ogni giorno con la vita alla morte pressante di ogni sogno colpito a morte.
Il mattino come una ruota sempre... [LEGGI]


La camicia bianca

Una camicia bianca sporca tra le braccia, lo sguardo fisso su un muro che puzzava, ora appesantito da schizzi di sangue fresco, di un rosso viscerale, di una densità che, a paragone, era simile ai colori ad olio di mio padre, così preziosamente conservati nella loro scatola di legno. Le porte allora si chiudevano in fretta, le urla si strozzavano tra cuscini e lenzuola di cotone, i miei occhi in grosse mani dai pugni stretti, colpire, colpire, senza controllo un corpo che mai sarebbe riuscito ad opporsi, nè pregando o imprecando. Una notte rimasi sola con... [ LEGGI]


Cerchi di fumo

L’ennesima partenza nel viaggio di una vita...
Ancora abbracciata alla notte, guardo i primi occhi di luce venir fuori dal morbido grigiore.
I sassi della strada sono ancora illuminati dalle stelle basse ed i neon riflessi sui piccoli tavolini, lasciano spiare scarpe rosse di donne dietro muretti e finestre crepitanti di fuochi e coperte avvolgenti. La pioggia lucida di specchi, ondeggia su figure di ombrelli dietro porte che chiudendosi... [ LEGGI]


A cuore aperto

L’apertura palpita.
Una grossa ferita come occhio si lascia notare.

Da quanto tempo è li?
Ripulita dalle pause da me stessa, e nei brevi momenti di luce.
Verrebbe voglia di coprirla o ricucirla, ma la posizione ed il suo ricordo hanno reso ormai possibile l’anomala... [ LEGGI]


Madonna di strada

Sul mio corpo ruderale non cresce l’erba. Con questa consapevolezza, stamattina, mi sono insinuato di nuovo nei vicoli stretti di una città qualsiasi affacciata sul mare.
Dentro ho l’ansia furiosa che cerca madonne antiche, di cappella in cappella, per strappare una grazia.
Sto frugando tra i miei pensieri, nell’acqua sporca... [ LEGGI]


Ciao Dada

Meraviglioso! Sono in treno, ho quattro ore di tempo a MIA disposizione, posso fare quello che voglio, scrivere quello che voglio… Non succedeva da circa ventidue anni.
Non è per fare facile vittimismo, ma la mia realtà.
Quando ero adolescente scrivevo, scrivevo, di qualsiasi cosa: pizzetti con la mia amica del cuore, Ave, lettere a tutti che non spedivo, fogli di riflessioni segrete... [ LEGGI]