Lontano da ogni cosa di Mattia Signorini

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Recensione:

Alcuni libri si leggono per caso, altri per curiosità, altri ancora perché ci vengono consigliati.
Così è successo con Lontano da ogni cosa, un consiglio quanto mai apprezzato.
L'autore, Mattia Signorini, racconta la storia di tre ragazzi, Stefano, Alberto e Chiara, che da studenti universitari si ritrovano, all'indomani della laurea, gettati nel mondo degli adulti senza alcun paracadute.
Chi si salverà e come?
Chiunque abbia frequentato l'università riconoscerà subito quell'indefinito sentimento di assoluta libertà e assenza di una direzione che permane le esistenze dei protagonisti.
Lo stile di Signorini è originale e capace di trasmettere sin dai primi paragrafi sia il distacco dalle cose sia l'energia del possibile che pervade e tormenta i personaggi.
Un'energia di cui la vita prima o poi si serve e toccherà ai protagonisti scegliere come: se per loro o contro di loro.

Era mattina presto, e l’assenza di rumori che provenivano dalla casa, dalla strada, dava l’idea di un mondo che ha deciso, in qualche modo, di fermarsi.
Al piano di sopra sentivo l’acqua dell’altro bagno che scorreva nei tubi. Tra poco sarebbero scesi anche i miei genitori con tutto quel parco di frasi mattutine e considerazioni e osservazioni di cui avevo imparato a fare a meno. Alle loro parole preferivo il silenzio, era sempre stato così. Quando non sapevo cosa dire, non dicevo. Invece loro dicevano e dicevano. Erano terrorizzati dall’idea del silenzio. Se fino a qualche ora prima ero convinto che fosse una loro insopportabile piega del carattere, mi sono poi accorto che non era così. Mi sono accorto di avere intorno quintali di persone fradice di parole: le prendono addosso come un acquazzone.

Sul libro

Lontano da ogni cosa, Mattia Signorini, Salani Editore, 2007