Ritorno a Babilonia di David Malouf

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Recensione:

L'incontro con l'Altro offre una possibilità di cambiamento, di metamorfosi, non solo a livello personale, ma anche all'interno della società. E' questo il tema centrale del romanzo, ambientato nell'Australia di primo '800 e che ci racconta la storia di Gemmy Fairley, un ragazzo bianco vissuto tra gli Aborigeni per sedici anni e ritornato nella società civilizzata.
Situati ai margini della società coloniale australiana, i colonizzatori sono in bilico tra la loro madrepatria e la nuova nazione, si sentono spaesati geograficamente e culturalmente. Il ritorno del ragazzo, con la sua doppia identità, scuote la vita dei coloni, che si trovano a dover mettere in discussione i loro sistemi di valori e la loro stessa identità razziale e culturale.
Nonostante il fallimento di una differente società coloniale australiana, una mutata percezione di sé, degli altri e dell'ambiente circostanze da parte di alcuni personaggi suggerisce che il cambiamento è ancora possibile.
L'immagine chiave di Gemmy sospeso sulla staccionata che divide i possedimenti dei colonizzatori dall'Outback e dalle popolazioni che lo abitano dimostra la possibilità di una cultura e un'identità ibride, che eludano la dicotomia bianco-nero, sé-altro, e sottolinea il fatto che una scelta tra i due mondi (quello dei colonizzatori e quello degli Aborigeni) sia in realtà fonte di impoverimento, poiché la vera sfida è essere figli di entrambi.
Ci siamo sbagliati nel vedere questo continente come ostile e infelice, così che solo attraverso il più fiero stoicismo, una grande risoluzione e forza di volontà, e solo abbattendo, pulendo, seminando i semi che abbiamo portato con noi, importando pecore, bestiame, conigli, persino gli uccelli che volano in cielo, possa essere modellato e reso abitabile. È già abitabile.

Informazioni

Ritorno a Babilonia, David Malouf, Ed. Frassinelli, 1997
Titolo originale: Remembering Babylon
Traduzione: Cavagnoli F.

Info recensione

Scritta da Marta F.